giovedì 29 dicembre 2016

competere o compensare?



 Competere o compensare?


Sto osservando, il comportamento comune di donne e uomini nella mia societá e anche oltre.
Ció che mi incuriosisce e di conseguenza mi pone molte domande, é la crescente competizione fra i due sessi.
Io ritengo, che la competizione fra due sessi uguali, che hanno lo stesso lavoro o che aspirano alla stessa donna o uomo, sia comprensibile.
Ma la competizione fra una donna e un uomo non la capisco e a parer mio non ha senso.
Perché una donna vuole competere con un uomo? Perché un uomo vuole competere con una donna?
Siamo due elementi cosí diversi e completi nel nostro essere, che la competizione puó solo danneggiare questa nostra completezza. Ció che potrebbe giovare ai due sessi, deriva dalla compensazione.
Competere con l’altro sesso, fa correre il rischio di perdere la propria identitá o per meglio dire, la consapevolezza di ció che siamo.
Puó una montagna competere con il mare?
Puó un pesce competere con un’ uccello?
Puó il giorno competere con la notte?
No, e sarebbe un vero guaio se lo facessero.

E allora, perché le donne e gli uomini sono in competizione?
Perché le donne vogliono essere meglio o come gli uomini, gli uomini vogliono essere meglio o come le donne? A cosa serve tutto questo se non a offuscare la nostra identitá e a  renderci infelici? E non dimentichiamo, che l’infelicitá vuole essere compensata con tanti e tanti valori materiali, che alla fin fine, non doneranno mai l’effetto desiderato.

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Graziella Torboli

dicembre 2016




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