Competere o compensare?
Sto osservando, il
comportamento comune di donne e uomini nella mia societá e anche oltre.
Ció che mi incuriosisce e di
conseguenza mi pone molte domande, é la crescente competizione fra i due sessi.
Io ritengo, che la
competizione fra due sessi uguali, che hanno lo stesso lavoro o che aspirano
alla stessa donna o uomo, sia comprensibile.
Ma la competizione fra una
donna e un uomo non la capisco e a parer mio non ha senso.
Perché una donna vuole
competere con un uomo? Perché un uomo vuole competere con una donna?
Siamo due elementi cosí
diversi e completi nel nostro essere, che la competizione puó solo danneggiare
questa nostra completezza. Ció che potrebbe giovare ai due sessi, deriva dalla
compensazione.
Competere con l’altro sesso,
fa correre il rischio di perdere la propria identitá o per meglio dire, la
consapevolezza di ció che siamo.
Puó una montagna competere
con il mare?
Puó un pesce competere con
un’ uccello?
Puó il giorno competere con
la notte?
No, e sarebbe un vero guaio
se lo facessero.
E allora, perché le donne e
gli uomini sono in competizione?
Perché le donne vogliono
essere meglio o come gli uomini, gli uomini vogliono essere meglio o come le
donne? A cosa serve tutto questo se non a offuscare la nostra identitá e a renderci infelici? E non dimentichiamo,
che l’infelicitá vuole essere compensata con tanti e tanti valori materiali,
che alla fin fine, non doneranno mai l’effetto desiderato.
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Graziella Torboli
dicembre 2016
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