mercoledì 24 febbraio 2016

silenzio e ascolto



Silenzio e ascolto


Vivere soli, sebbene non sia la perfetta soluzione, ci permette di vivere  delle sensazioni  che sorgono unicamente  dal silenzio  e dall’ascolto.
Il silenzio,  ci da modo di ascoltare la vita  dentro e fuori di noi.
Non esiste la solitudine, se il silenzio  é in compagnia  dell’ascolto.
La vita tumultuosa non lascia spazi per l’ascolto, di conseguenza,  puó subentrare  la solitudine, la vera solitudine.
Vivere  il silenzio,   nel deserto o in alta montagna,  é un’esperienza di gioia e paura insieme. La gioia di sentirsi parte della natura e la paura della sua immensitá che ci fa sentire invisibili.
Il silenzio  non é assoluto, per quanto  riguarda  il nostro pianeta, perché  la vita in sé, non é muta.
Ed é anche il linguaggio della vita che ci fa provare gioia e paura  contemporaneamente,  perché non lo conosciamo.  É sorprendente ascoltare  il silenzio, perché é molto piú rumoroso di quella cosa che noi chiamiamo „silenzio“.
La gioa e la paura, sono emozioni  che noi proviamo giornalmente, ma che sono provocate da elementi materiali o affettivi. Queste due emozioni, che provengono  dal silenzio e dall’ascolto  del silenzio,  sono emozioni  che ci regala la vita quando la osserviamo con tutto il cuore.


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Graziella Torboli
24 febbr. 2016

venerdì 19 febbraio 2016

Pensiero...aureo


Un pensiero...  aureo

Chi lavora con le sue mani
É un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa
É un’artigiano
Chi lavora con le sue mani
La sua testa e il suo cuore
É un’artista.

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Francesco  d’Assisi

domenica 14 febbraio 2016

una domanda


modestia e umiltá

Ieri, durante una passeggiata, in compagnia di mia nipote diciassettenne, dopo aver parlato del piú e del meno, lei mi fece una domanda alla quale non seppi rispondere spontaneamente anche se sembrava facile.
La domanda era: "che differenza c’é fra  modestia e umiltá ?"

Rimasi un attimo pensierosa e poi dissi:
La modestia e l’umiltá sono due virtú facili da confondere, ma hanno una grande diversitá. Mi viene da farti un’esempio con il linguaggio del corpo.
„L’umile, abbassa la testa, il modesto abbassa gli occhi .“
Poi chiesi: „ti basta come risposta?“
Mia nipote fu soddisfatta e disse d’aver capito la differenza.
Proseguimmo la nostra passeggiata parlando di questo.. e di quello.

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Graziella Torboli
2016
 
 

venerdì 12 febbraio 2016

voci e parole





Voci che diventano parole,
cumuli di parole,
si perdono nello spazio,
Voci che diventano parole,
insinuanti e subdole,
per lucro e cupidigia,
parole,  che avvolgono la mente
come grigia nebbia,
tolgono la chiarezza al pensiero,
la parola perde vita
si trasforma in una voce,
un rumore senza senso,
solo un rumore.


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Graziella Torboli
12 febr. 2016