venerdì 24 gennaio 2014

pensieri e nuvole




Pensieri vaganti,
come nuvole,
si formano , si sformano,
immagini passate,
immagini presenti
si sovrappongono, si scontrano,
Pensieri vaganti,
di vita vissuta,
di Vita.

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Graziella Torboli
Genn. 2014

buon giorno





Guardo la notte,
scruto l’orizzonte,
é buio,
Volgo lo sguardo al cielo,
mi sorridono le stelle,
odo rumori
di gatti gementi nel piacere,
odo il canto del gallo,
guardo l’orizzonte,
 un sottile raggio di luce appare,
un raggio rosato,
lo guardo e dico:
buon giorno... Giorno!

°°°°°

Graziella Torboli
Gennaio 2014


martedì 21 gennaio 2014

Una rosa o una violetta




Non senti il diritto di quello che sei?
Non senti il diritto di quello che vuoi?

Puó esser la rosa una timida violetta?
Ció che siamo , siamo,
ma spesso non lo sappiamo
e giorno dopo giorno bramiamo a cose altrui,
che niente hanno in comune,
con ció che siamo noi.

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Graziella Torboli
gennaio 2014

lunedì 13 gennaio 2014

la Presenza


                                         
Come potrei definire „ la presenza“ ?
L’essere presente in modo consapevole, responsabile, attento ?
La vera presenza é percepire la persona e la situazione.
Noi, non possiamo imporci di essere sempre presenti bensí di scoprire il valore della presenza e praticarla.

Un breve racconto vissuto :

Sono le ore 23.
La mia giornata di lavoro é finita. Guardo ancora una volta lungo il grande corridoio, ascolto per un attimo i rumori, tanto per assicurarmi che siano i soliti.
Il mio lavoro consiste nell’accudire, come tutrice, 25 ragazzi di etá dai 15 ai 17 anni. Escluse le vacanze, viviamo insieme durante tutto l’anno di scuola.
È un lavoro a tempo pieno dove non si contano le ore.
Finalmente posso sedermi sul mio divano e rilassarmi un’attimo prima di coricarmi. Mi sento stanca. Anche oggi é stata una giornata faticosa.
Ad un tratto sento bussare alla porta del mio ufficio. Corro ad aprire.
Peter, uno die miei ragazzi mi chiede di parlarmi.
Lo faccio entrare e ci accomodiamo nel mio salotto.
„ Che cosa succede , Peter“ gli domando.
Lui mi guarda un pó confuso e mi dice: „non riesco a dormire perché sento il vuoto e mi mette paura.“
Non so che cosa dire. Sono un pó impressionata da una simile frase. Mille pensieri mi sorgono nella mente. Mi chiedo che cosa potrei fare o  dire.
Per prendere tempo faccio a Peter delle domande. „ Che hai fatto oggi? Come é stato a scuola?“ Peter incomincia a parlare della scuola, della sua famiglia. Mi parla anche di suo padre morto in un incidente d’auto alcuni anni prima.
Io aspetto e bevo il Té che ho preparato per noi. I miei occhi stanno cedendo al sonno.
Peter continua a parlare, é di buon umore e a parer mio il suo vuoto é sparito.
Cosí gli chiedo „ Peter, come va? senti ancora il vuoto?“ Lui mi guarda sorpreso, sorride e dice „ No, non sento piú il vuoto, ma ho pensato che lei non avesse capito perché non ne ha mai parlato.“
Mi alzo ed auguro a Peter la buona notte.
Lui se ne va, contento.

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Questo breve racconto é una dimostrazione che essere presenti vale piú di tante parole. Se non fossi stata tanto stanca, non l’avrei vissuto in modo cosí palese.
La „ Presenza“ in sé, é essenziale in tutti i rapporti sociali, ma specialmente con i giovani ed i bambini.

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Graziella Torboli
gennaio 2014

lunedì 6 gennaio 2014

Edipo


Edipo

Sprofondare nel gran buio,
in un pozzo di sorprese e
di cose sconosciute.
Sento i battiti del cuore,
che avvertono timore,
devo prendere coraggio
per saper alfin chi sono.
Vedo a un tratto una figura,
sconosciuta e molto scura,
e domando,“ ma chi é? “
lui risponde „ Edipo, re “
Poi sussurra con un ghigno,
„ hai scoperto il mio segreto,
hai scoperto il mio inganno ".
Sento i battiti del cuore
che invocano „coraggio“.
Guardo bene e senza fretta,
per conoscere la sfida,
guardo a lui che il buio ingoia,
e con lui anche l’inganno.

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Graziella Torboli
Gennaio 2014