domenica 18 gennaio 2015

lo specchio




Ho scoperto di essere una persona normale. Sono un po' delusa perché avrei voluto scoprire in me della genialitá, delle idee nuove  e una vasta fantasia.
Ho scoperto che non sono nulla di tutto questo.
Sono normale e quasi banale, ma sono , „ io“.
Mi guardo allo specchio e vedo la nuda realtà. Niente oro, niente argento o pietre preziose.
Insisto a guardare la mia immagine per vedermi meglio, fisso lo specchio finché la mia immagine sparisce.
Il mio sguardo si volge verso l’ alto e vedo una collana di fiori rosa pendere dallo specchio.
Sulla parete , poco più in là, è appesa una piccola figura con un vestito  azzurro ornato di  conchiglie. „la fata dei mari“ mi era stato detto.
Alcune farfalle colorate sono appese quà e là. Un cuoricino di stoffa rossa, ricordo di un lontano amore, pende fra due minuscoli quadretti con dipinti dei fiori. Ancora due farfalle messe a caso.
Sui lati , del mobile bianco situato sotto lo specchio, due negretti di Murano reggono numerose collane.
Un porta orecchini a forma di cuore, di metallo bianco, fa mostra di colori e luccichii.
Un porta gioielli di quarzo rosa, stracolmo di braccialetti, non riesce piú a calare il coperchio e rimane sempre socchiuso.
Guardo il mobile bianco. Due porticine ai lati, ornate di vetri, il cassetto in alto,  i piccoli cassetti in basso chiusi da un’anta ornata da vetrini smerigliati. Mi piace molto questo mobile.
Torno a guardare nello specchio e non mi vedo piú.
Non vedo più un volto riflesso nello specchio, ma mille colori e piccole cose si rivelano ai miei occhi.

Sono le mille piccole cose ed i mille colori che portano il mio nome.

°°°°°

Graziella Torboli
gennaio 2015

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