trovarsi nell'occhio del ciclone,
sospesi, disperati,
avvolti da torbide spirali,
alla mercé di una forza distruttiva.
Tutto smette di essere,
inutile la volontá,
svanisce il pensiero,
prigionieri invisibili,
Il corpo é un pulviscolo
sbattuto a terra fra i rottami,
solo i battiti del cuore sopravvivono.
°°°°°
Graziella Torboli
8 marzo 2013
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