Passeggiata nel bosco
Sono nel bosco. Sola.
Ascolto il silenzio, un silenzio pieno di vita. Mi sento avvolgere da un torpore rosa.
I pensieri svolazzano nella
mia mente come ali di farfalle.
Respiro con piacere l’aria
profumata di terra, muschio e fiori. Mi sento felice.
Provo riconosceza per questo
momento felice e mi viene da pensare a Dio e sottovoce sussurro: „Grazie Dio.“.
Nello stesso istante mi
viene da pensare: ma chi é Dio?
Chi sto ringraziando?
Fin da bambini siamo stati
educati a credere in Dio. Ad un Dio che ci vede, ci protegge, ci punisce.
Ad un Dio, che ci ha creato
a sua immagine e somiglianza.
Ad un Dio, che ci ha mandato
suo figlio Gesú per redimere i nostri peccati.
Tutti questi pensieri mi
ingombrano la mente, come fossero degli intrusi che invadono un posto che non é
loro.
Pensare a Dio, mi fa pensare
all’infinito. Non mi riesce di immaginare ne l’uno ne l’altro. Le dimesioni di
queste due definizioni sono troppo grandi per dare alla mia fantasia la
capacitá di crearmi un’idea.
Guardo intorno a me, il
silenzio mi accoglie come un caldo abbraccio. Penso alla vita che pulsa nel
bosco.
Chi l’ha creata? Chi ha
fatto questa meraviglia? Forse si é creata da sola?
E dico ancora una volta
„Grazie“ ma rivolgendomi alla natura.
„Grazie „ madre Natura“.
Penso che la natura ci abbia
creato come del resto anche tutto ció che ha vita. Forse la Natura é Dio?
Non
potró mai saperlo, anche perché, rispondere a questa domanda sarebbe come voler definire l'infinito.
°°°°°
Graziella Torboli
30 aprile 2020
Nessun commento:
Posta un commento