giovedì 30 aprile 2020

nel bosco



Passeggiata nel bosco


Sono nel bosco. Sola. Ascolto il silenzio, un silenzio pieno di vita. Mi sento  avvolgere da un torpore rosa.
I pensieri svolazzano nella mia mente come ali di farfalle.
Respiro con piacere l’aria profumata di terra, muschio e fiori. Mi sento felice.
Provo riconosceza per questo momento felice e mi viene da pensare a Dio e sottovoce sussurro: „Grazie Dio.“.
Nello stesso istante mi viene da pensare: ma chi é Dio?
Chi sto ringraziando?

Fin da bambini siamo stati educati a credere in Dio. Ad un Dio che ci vede, ci protegge, ci punisce.
Ad un Dio, che ci ha creato a sua immagine e somiglianza.
Ad un Dio, che ci ha mandato suo figlio Gesú per redimere i nostri peccati.

Tutti questi pensieri mi ingombrano la mente, come fossero degli intrusi che invadono un posto che non é loro.

Pensare a Dio, mi fa pensare all’infinito. Non mi riesce di immaginare ne l’uno ne l’altro. Le dimesioni di queste due definizioni sono troppo grandi per dare alla mia fantasia la capacitá di crearmi un’idea.

Guardo intorno a me, il silenzio mi accoglie come un caldo abbraccio. Penso alla vita che pulsa nel bosco.
Chi l’ha creata? Chi ha fatto questa meraviglia? Forse si é creata da sola?
E dico ancora una volta „Grazie“ ma rivolgendomi alla natura.
„Grazie „ madre Natura“.
Penso che la natura ci abbia creato come del resto anche tutto ció che ha vita. Forse la Natura é Dio?

Non potró mai saperlo, anche perché, rispondere a questa domanda sarebbe come voler definire l'infinito.

°°°°°
  
Graziella Torboli
30 aprile 2020

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