mercoledì 1 luglio 2015

i venditori di Fede


I venditori di Fede


Questa mattina, due signori hanno suonato alla mia porta.
Aprii.
Dopo avermi gentilmente salutata, mi fecero una domanda dalla quale presupposi che fossero venditori di Fede. Lo erano.
Mi chiesero: „Se lei potesse, che cosa vorrebbe cambiare nel mondo di oggi?“.
Spontaneamente risposi: niente.
I due, visibilmente sorpresi dissero: nessumo ci ha mai dato questa risposta“
Cosí spiegai loro  perché  la pensavo cosí.
„A parer mio, „ dissi „ nessuno é in grado di cambiare le cose perché ció che noi viviamo é la conseguenza di ció che siamo. Ognuno di noi puó collaborare al cambiamento chiarendo le cose dentro di sé. Non vedo altra possibilitá.
Cambiare le cose, non significa fare il contrario di ció che fanno quelli che noi biasimiamo, bensí riflettere su quello che noi siamo, includendo il nostro bello e il nostro brutto.
Tutti vogliamo che la vita intorno a  noi migliori, ma aspettiamo che qualcuno se ne occupi,
Ogni cambiamento comporta  insicurezze e paure; sorgono cose nuove, sconosciute, nuovi punti di vista, nuovi orizzonti..
La vita é una grande avventura e una grande sfida alle nostre capacitá spirituali.

I due venditori di Fede non dissero piú nulla, mi salutarono gentilmente.
Penso che non suoneranno piú alla mia porta.

°°°°°

Graziella Torboli
1 luglio 2015

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