lunedì 2 settembre 2013

La Paura


La paura


Vorrei provare a definire la „paura“
I sintomi della paura sono innumerevoli come lo sono le sue fonti.
Ognuno di noi porta in se le sue paure. Alcune le conosciamo altre rimangono nel retroscena al buio. Poi ci sono „ le paure delle paure“, che io definisco „ paure alla seconda o al quadrato“.
Chi afferma di non aver paura, a mio avviso si trova appunto nella fase di „ paura alla seconda.
Chi prova „paura alla seconda“ é colui o colei che non accetta  la sua paura ed escogita di tutto per nasconderla. Questa manovra suscita in lui o lei la paura di venir scoperto. Di conseguenza, la paura diventa paura della paura.

Le piú grandi e piú comuni paure sono: la paura di morire e la paura di vivere.
La paura di morire é una paura umana. La consapevolezza  che un giorno cesseremo di essere e diventeremo polvere, ci fa sentire impotenti davanti alla Vita.
È forse questa una ragione che puó far nascere in noi la paura di vivere?
A parer mio, tutte le altre paure derivano dalla mancanza  di amore.
Non voglio discutere di chi ha avuto di piú o di meno perché non c’é nessuno al mondo che puó dire di aver avuto ogni cosa. A tutti noi é mancato qualche cosa. Molte cose dobbiamo cercarle  o scoprirle. La vita ci da innumerevoli possibilitá, giorno dopo giorno.
Le carenze d’amore subite sono una cosa molto triste e ingiusta.
Ma la piú grande ingiustizia e quella di cui noi stessi siamo gli artefici, quella che non ci fa riconoscere l’amore in noi e fuori di noi.
Non cercare l’amore fa sentire soli.
Sentirsi soli mette paura.

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Graziella Torboli
Settembre 2013

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